Nacqui un giorno dalla vita di pochi,
dove quei pochi si fecero un tutt’uno,
riempimmo del passato tutti i solchi,
ché dei dubbi non rimanesse alcuno,
Or nata che sono ogni altro mio giorno,
all’Arte e per l’Arte fedele rimarrò,
tra i soldi ed il potere non torno,
il verbo del conforme io non pronuncerò.
,
Giocosamente fare il pubblico rifletter,
coinvolger tutti i sensi e poi la mente,
sognar senza la schiena genufletter,
mostrar che le illusioni sono niente.
Rifletterò le scene in cui la vita,
da chiacchiere impaurita non si specchia,
se poi la voce mia sarà bandita,
alleati cercherò nella mia cerchia.
Attori con attrici son le mie fondamenta,
ispirazione è quel che val la pena,
staran le mie emozioni sempre all’erta,
per portar vere genti sulla scena.
Zelante tenterò nei modi d’esser soave,
mostrar vorrò se posso senz’offesa,
pur l’Arte m’ispira ed è la mia trave,
a insulto od accusa non resterò indifesa.
In mezzo alle promesse dei mille imbonitori,
qualcosa vorrei dir che rimarrà domani,
quel tanto che non serva ad esser buoni,
ma a fuori dalle tasche tirar le proprie mani.
E a tutto quel che spegne lentamente,
a ciò ch’entro corrode e lima nell’addome,
a ciò che non è Vita per la gente,
respingo la proposta… rispondo col mio nome.
!